La Storia
IISS RUGGERO II
La Storia
Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
L’Istituto di Istruzione Superiore Ruggero II nasce il 10 giugno 2014, con decreto del Dirigente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania prot. n.4713. E’ il frutto della fusione di due distinti Istituti storici di Ariano Irpino: l’ITCG “Gaetano Bruno”, intitolato ad un insigne ingegnere e professore universitario, e il Liceo “Guido Dorso”, intitolato ad un illustre intellettuale irpino. L’ Istituto nasce con un’intitolazione, Ruggero II di Altavilla, che esplicita la tenace volontà di radicare la dimensione educativa nella conoscenza della Storia, nella definizione di un’identità territoriale forte ed in una spinta proiettiva che sia accogliente ed espansiva ad un tempo: esattamente come i principi che ispirarono il primo sovrano normanno.
Ariano Irpino con i suoi 23.152 abitanti, Comune tra i più popolosi della provincia di Avellino, rappresenta il riferimento, in termini di servizi, per un’area molto estesa nella quale possono essere compresi circa quindici comuni, molti dei quali di dimensioni piccole e piccolissime. L’intera area occupa il versante orientale dell’Irpinia, lambisce i territori del Sannio e della provincia di Foggia e rappresenta il bacino naturale dell’utenza scolastica del nostro Istituto.
Oggi l’intera area presenta, sotto il profilo socio-economico, difficoltà strutturali proprie delle aree interne del Sud Italia. Queste difficoltà si mostrano sia un trend demografico negativo sia nella difficoltà di espansione economica, soprattutto in termini di tasso di nascita di nuove imprese.
Per comprendere la congiuntura strutturale di questa zona bisogna far riferimento al documento nazionale denominato “Strategie per le aree interne”, in cui le suddette aree, sottoposte ad un processo di marginalizzazione, vengono descritte come: “significativamente distanti dai principali centri di offerta di servizi essenziali, con importanti risorse ambientali (risorse idriche, sistemi agricoli, foreste, paesaggi naturali e umani) e risorse culturali (beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli musei, centri di mestiere); e come un territorio profondamente diversificato, esito delle dinamiche dei vari e differenziati sistemi naturali e dei peculiari e secolari processi di antropizzazione”. È nello stesso documento programmatico, però, che si mostrano chiare le strade che bisogna percorrere per lavorare sul recupero di margini di sviluppo e di crescita, partendo dal “Capitale territoriale” ancora non del tutto utilizzato e definito come “il capitale naturale, culturale e cognitivo, l’energia sociale della popolazione locale e dei potenziali residenti, i sistemi produttivi (agricoli, turistici, manifatturieri)”.
In questo contesto l’Istituto “Ruggero II “ vuole proporsi come attore consapevole nell’orientamento e nella spinta alla creazione e rafforzamento di nuove e più solide strategie di sviluppo; ciò può e deve avvenire irrobustendo lo sviluppo culturale della popolazione e nel contempo potenziare una “cultura dello sviluppo”, capace di mettere a sistema i punti di forza dell’area con gli strumenti normativi e finanziari in modo da avviare un circuito virtuoso di crescita.
In un trend congiunturale obiettivamente difficile la nostra scuola vuole essere, ed è, presidio civile, sociale, culturale e luogo di elezione per la creazione di capitale umano. La funzioni a cui l’istituto vuole assolvere è quella di dare ai ragazzi una sostanziale libertà e capacità di scelta autonoma e consapevole ed una formazione che permetta loro di possedere strumenti in grado di dare un senso lavorativo e produttivo alle loro scelte.
Con quali risposte Il Ruggero II sta affrontando questa fase storica?
Con la progettazione di una offerta formativa che mira ad “accorciare” la distanza tra scuola e società civile, tra scuola e territorio, che nelle aree interne è spesso troppo rarefatto. La grande capacità progettuale del nostro Istituto permette di potenziare e accrescere le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche al servizio della qualità formativa e didattica, oltre a mettere a punto strumenti di analisi e modelli di governance in grado di valorizzare le relazioni scuola-territorio. Su quest’ultimo punto, infatti, il nostro Istituto è un soggetto attivo nella creazione di reti di partenariato e cooperazione con Enti pubblici e privati al fine di innalzare sempre di più gli standard formativi dell’offerta formativa. Questa, pur nel rispetto delle indicazioni nazionali, è strutturata per trarre il massimo vantaggio possibile dagli spazi di autonomia, creando reti e rapporti tra vari livelli istituzionali e la comunità dei nostri stakeholders, in modo da produrre ed offrire possibilità formative ampie e veramente attente alle esigenze della nostra popolazione scolastica.
Essere un soggetto attivo sul territorio significa anche diffondere presso i giovani la conoscenza delle opportunità di crescita e le politiche di sostegno di cui le nostre aree beneficiano; tale conoscenza nei giovani è necessaria affinché dalle loro scelte possano generarsi nuovi impulsi per riavviare lo sviluppo locale, sia per favorire la comprensione dei principali settori di investimento sia in prospettiva dell’auto-imprenditorialità e/o di specializzazioni professionali.
La consapevolezza di queste opportunità e la diffusione della conoscenza degli strumenti a sostegno dello sviluppo locale devono, necessariamente, divenire un punto fermo nell’educazione e nella formazione che il Ruggero II propone ai propri allievi. Oggi, pertanto, se un Istituto formativo vuole davvero fornire i giovani delle chiavi di accesso ad una fase nuova di incremento e crescita, per i singoli e per le comunità, diventa imprescindibile aprire i ragazzi alla conoscenza della cornice culturale, economica, normativa e finanziaria nella quale sono programmate le linee di sviluppo dell’intero territorio. Proprio questo è il punto di forza con cui il Ruggero II accoglie la sfida formativa del suo territorio: la doppia anima dell’istituto, la formazione tecnica e la formazione liceale, genera un binomio che permette, attraverso un’alta capacità di progettazione didattica, di cogliere il nesso tra competenze umanistiche e competenze tecnico-economiche. Questo nesso, sia concettuale che concreto, è l’unica strada, già ampiamente tracciata, lungo il cui tragitto può attuarsi una nuova rinascita sociale e civile del Mezzogiorno.
Accogliendo, dunque, le nuove sfide della contemporaneità il nostro Istituto sente e rilancia come più attuale che mai, il grido lanciato esattamente un secolo fa, nel 1919, da Antonio Gramsci:
Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.